lunedì 22 aprile 2024

SOSTIENI il Centro Studi Creativamente: il tuo 5x1000 per la motivazione allo studio!

IL TUO CONTRIBUTO è IMPORTANTE  
per dare un valore non solo morale, ma anche ECONOMICO 
a progetti di GIOVANI per i GIOVANI
Un valore che si traduce con ATTIVITA' di sensibilizzazione e prevenzione 
rivolte alla nostra comunità di Vigevano e dintorni

CF 02148070184

Esempi di progetto realizzati con i contributi del 5x1000:

Nel 2023 è stato possibile organizzare, in collaborazione con l'Istituto Professionale Statale "Ciro Pollini" di Mortara:
- una FORMAZIONE sugli strumenti utili per la PROGETTAZIONE e PROGRAMMAZIONE di momenti ludico-educativi. 
- erogare una BORSA DI STUDIO per 2 studenti di V dell'indirizzo socio - sanitario,
- effettuare un LABORATORIO #impararedivertendosi ludico-didattico per una classe di 25 alunni della Scuola dell'Infanzia Regina Pacis di Mortara

- negli anni 2000 LABORATORI ESPRESSIVI nelle piazze, nelle biblioteche e nelle scuole
- 2014/2015/2017 Corso di formazione sull'inserimento del minore adottato, formazione in materia di adozione. 
Una scuola grande come il mondo partito inizialmente grazie al Bando dell'Associazionismo 2012, dal 2014 è proseguito fino al 2019
- integrazione del patrimonio librario della PSICOBIBLIOTECA, consigli di lettura, bibliografia a tema (motivazione allo studio, benessere, lutto, disturbi specifici dell'apprendimento, ecc)
FORMAZIONE INTERNA DEI GIOVANI con professionisti
Una regia extrascuola: un ponte sul mondo, partito con il Bando Associazionismo 2020... leggi di più

E prima? 
 ... un lavoro di programmazione e progettazione, momenti di formazione, reclutamento di giovani e formazione volontari!!! Settimane spese a scandagliare palmo a palmo siti web alla ricerca di bandi e finanziamenti per progetti di volontariato. Ore di programmazione a tavolino, per pensare ad attività accattivanti e stendere un progetto di valore sia per l'utenza... sia per l'Ente a cui si decide di chiedere il finanziamento! A volte si riesce attraverso contributi pubblici, ma spesso la prima fonte di finanziamento deriva dalle donazioni dei privati: soci e sostenitori che mostrano la propria fiducia anche tramite contributi economici.

ALLORA TU PUOI AIUTARCI!
- erogazione liberale: contributo economico effettuato in contanti o tramite versamento, deducibili da contributi fiscali
- 5x1000: il 5xmille può essere devoluto da tutti i cittadini che presentano la propria dichiarazione dei redditi attraverso il CUD, il modello 730 e il modello Unico per le Persone Fisiche. Allìinterno dei singoli modello si trova una sezione dedicata al 5xmille: nello spazio relativo al sostegno del volontariato, associazioni di promozione sociale (prima casella in alto a destra), il contribuente deve apporre la propria firma ed inserire il codice fiscale dell'A.P.S Centro Studi Psico-Socio-Educativi Creativamente - CF 02148070184


FINO A QUESTO MOMENTO, I CONTRIBUTI RICEVUTI CI HANNO PERMESSO DI 
PORTARE AVANTI LE NUMEROSE ATTIVITA' che ti abbiamo accennato sopra! 
CONTINUA A SOSTENERCI, PERCHè 
Il CENTRO STUDI CREATIVAMENTE...sei anche TU!

inserire il codice fiscale dell'A.P.S Centro Studi Psico-Socio-Educativi Creativamente 

CF 02148070184


mercoledì 27 marzo 2024

CAMBIAMENTO CLIMATICO: QUALI EFFETTI SULLA PSICHE UMANA?

Eccoci giunti al termine di questi post ricchi di spunti di riflessione tratti dal podcast "17 BUONE RAGIONI - Idee per vivere l’Agenda 2030", che potete ascoltare qui.
A guidarci nella riflessione di oggi saranno Vivambiente, associazione del lodigiano e Il Cammino del Po, realtà cremonese. Con le loro attività mettono in evidenza quanto sia importante preservare il nostro ambiente e portare, anche nei nostri territori, i temi globali indicati dagli obiettivi dell’agenda 2030 che riguardano il cambiamento climatico.

Il cambiamento climatico è sotto gli occhi di tutti noi, le notizie sono sempre più allarmanti, è ormai una tematica globale, tale da trasmetterci la sensazione di essere disarmati e impotenti difronte ad una questione tanto complessa e urgente.
Un aspetto spesso trascurato è proprio l'impatto psicologico che il cambiamento climatico può avere sugli individui e sulle comunità.


Gli effetti psicologici del cambiamento climatico possono essere diretti o indiretti. Quelli diretti possono manifestarsi in diversi modi, tra cui ansia, depressione oppure stress post-traumatico in individui che hanno vissuto in prima persona catastrofi quali alluvioni e incendi.
L'ansia climatica è un fenomeno in crescita, specialmente tra le giovani generazioni che si trovano a confrontarsi con un futuro incerto. La costante esposizione a notizie allarmanti sul clima può generare un senso di impotenza e paura, alimentando quadri ansiosi che possono interferire con la vita quotidiana.
Al contrario, un altro effetto psicologico diretto è la tendenza a disconnettersi emotivamente dalla realtà del cambiamento climatico. Questo meccanismo di difesa può portare alla negazione del problema, che a sua volta ostacola gli sforzi per affrontare la crisi in modo efficace.
Oltre agli effetti psicologici diretti, il cambiamento climatico ha anche un impatto indiretto sulla nostra salute mentale. Questi effetti possono manifestarsi attraverso cambiamenti nel nostro ambiente sociale e culturale, così come nelle nostre routine quotidiane. I cambiamenti climatici possono influenzare le nostre attività quotidiane in modi che non avevamo previsto. Ad esempio, ondate di calore prolungate o inverni particolarmente rigidi possono limitare le opportunità di esercizio fisico all'aperto, un fattore noto per migliorare la salute mentale.

Quali strategie di adattamento psicologico possiamo mettere in atto per aiutare le persone a fronteggiare questi cambiamenti?
Sicuramente si può partire, già con i bambini, ad un’educazione mirata e finalizzata ad aumentare la consapevolezza dei cambiamenti in atto. Essere informati sui rischi e sulle soluzioni può ridurre l'ansia e fornire un senso di controllo.
Incoraggiare a parlare apertamente dei propri sentimenti e preoccupazioni può aiutare a ridurre lo stress e l'ansia. Riuscire a creare una rete di supporto sociale forte è fondamentale per attenuare gli effetti psicologici negativi.
Inoltre, pratiche come la meditazione e la mindfulness possono aiutare a gestire i sintomi di stress e ansia associati al cambiamento climatico. Nei casi più difficili è bene chiedere aiuto ad un professionista psicologo.

Attraverso una maggiore consapevolezza di questi aspetti, possiamo sperare di sviluppare un approccio meno tecnico, ma più umano alla crisi climatica. 

Dott.ssa Rosita Romano, laureata in psicologia

mercoledì 20 marzo 2024

SI PUO’ IMPARARE DALLA NATURA?

Siamo quasi giunti alla fine del nostro viaggio tra le tematiche del podcast "17 BUONE RAGIONI - Idee per vivere l’Agenda 2030". Negli ultimi due articoli trarrò spunti di riflessione da tematiche e progetti legati all'ambiente. Sfide che spesso sembrano lontane dalle azioni quotidiane ma che richiedono il contributo di ognuno di noi.

In particolare mi ha incuriosita “Cremona Urban Bees”, un progetto che vede l'apicoltura come un punto di incontro per la comunità. Nel 2017 è infatti stato allestito un apiario collettivo urbano, la cui gestione è affidata a neo-cittadini-apicoltori, che hanno ricevuto una formazione specifica da parte di apicoltori esperti. Tutti i cittadini sono coinvolti in modo attivo nell’iniziativa di apicoltura urbana, attraverso piccoli ma importantissimi gesti, come ad esempio: esporre sui balconi fiori melliferi, adottare un’arnia per sostenere il progetto, evitare in maniera assoluta l’utilizzo di spray velenosi. Grande obiettivo che si raggiunge tramite questa attività è anche la socialità che si vive e il sentirsi coinvolti nella vita della comunità.

Vi starete chiedendo cosa c’entrino le tematiche ambientali con il lavoro dello psicologo e perché ve ne sto parlando.
Sicuramente parte del nostro ruolo è educare, sia al rispetto reciproco che dell’ambiente in cui viviamo, alla collaborazione e socializzazione. Ad esempio questo progetto insegna anche che se riusciamo a rispettare le giuste distanze dalle api, apprezzeremo i loro spazi, imparando a capire che sono innocue.

Non è un po’ quello che succede nelle relazioni umane? 
Il filosofo tedesco Arthur Schopenhauer usa “Il dilemma del porcospino” per riflettere sulla difficoltà del vivere insieme agli altri, gestendo il rischio di cadere nel difetto o nell’eccesso nei rapporti con le persone.
Metaforicamente Schopenhauer paragona il tutto ad una giornata fredda d’inverno, durante la quale i porcospini si strinsero vicini per evitare di rimanere assiderati, ma la troppa vicinanza faceva loro sentire il dolore delle spine, finchè non furono in grado di trovare una moderata distanza che consentisse loro di non sentire né il freddo né il dolore. Questo a dimostrazione che la base fondamentale di ogni tipo di rapporto è il rispetto reciproco, e l’equilibrio, troppa vicinanza o troppa distanza fisica, ma soprattutto emotiva potrebbe farci cadere in un paradosso ovvero soffrire vicino, ma ugualmente soffrire anche se si è lontani. La distanza media, grazie alla quale è possibile una coesistenza, si trova nella cortesia, nelle buone maniere, nell'empatia.

Il mondo degli animali, offre altri notevoli spunti per riflettere sulla natura degli esseri umani .
Voi vi chiederete cosa c’entra un animale con un essere umano? Una risposta potrebbe fornirla De Waal che, nel suo libro “L’ultimo abbraccio”, si focalizza sulle somiglianze gli esseri umani e gli animali definendo gli umani solo un po’ più egocentrici.
Gli animali sono in grado di comunicare tra loro, si pensi ad esempio ai delfini i quali attirano l’attenzione emettendo suoni, a quanto sanno essere grati i nostri cani o gatti (forse anche più di noi), alla capacità degli scimpanzè di riconciliarsi con baci e lunghi abbracci dopo un litigio, ai comportamenti messi in atto da alcuni animali quando muore un componente del branco o un loro cucciolo.

Gli animali, proprio grazie alle loro caratteristiche, vengono spesso impiegati anche a scopo terapeutico. Ne è un esempio la cosiddetta Pet Therapy, una forma di terapia in cui il canale comunicativo più usato e sollecitato è quello dell’immediata espressione delle emozioni. Il contatto con gli animali ci ricorda che dovremmo dare spazio all’istinto, alle sensazioni per dar luogo all’esercizio dell’anticipazione (il sentire prima) portandoci sempre di più al benessere fisico e mentale, nostro e di chi ci circonda. 

Dott.ssa Rosita Romano, laureata in psicologia